ALPIEDI Ledro Alps Trek - Trekking Rete di riserve Alpi Ledrensi

alpiedi1

 

Trekking attraverso la Rete di riserve Alpi Ledrensi alla scoperta di una natura unica. Cinque giorni immersi nella natura, alla scoperta di un ambiente ricco di storia.
Qui le rocce, le piante, gli animali raccontano una storia lunga milioni di anni e nelle loro forme, colori e varietà contengono i segreti del tempo.
Montagne dai molti aspetti dove l\'uomo ha cacciato, combattuto, e vissuto modificando nel corso degli anni l\'ambiente fino a farne lo splendido paesaggio che oggi conosciamo.
Cinque giorni per godere delle molte bellezze di questa natura e per capire, di fronte a paesaggi mozzafiato, a fiori unici e boschi antichi perché ci stiamo impegnando per proteggerla. Un\'avventura in 5 tappe per scoprire la natura suggestiva e selvaggia all\'interno della Rete di riserve Alpi Ledrensi, scrigno prezioso di unicità storiche e naturalistiche.

“Alpiedi - Writers edition 2018” fra passi e parole. Trekking letterario in sei tappe attraverso le Alpi Ledrensi.

101.1 km, n/a


Lunghezza totale: 101,8 km - Dislivello totale in salita: 5600 m - Dislivello totale in discesa: 5600 m
Difficoltà del sentiero: E escursionistico, EE per escursionisti esperti. Scarsità di acqua nei tratti più in quota


 

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ORUXMAPmappa per Oruxmap (app gratuita per Android)

istruzioni per Osuxmap: dopo aver scaricato il file  in formato .zip , estrare il contenuto e copiare in conenuto  nel percorso ....\\oruxmaps\\mapfiles\\  del vostro smartphone. Aprire Oruxmap e attivare la mappa dal menù mappa   e poi  offline   (nel caso non sia visibile la mappa prima cliccare su aggiorna ) - manuale Oruxmap

GARMINmappa per Garmin (Custom Maps in formato kmz)

(entrambe le mappe sono state convertite con OkMap e sono liberamente utilizzabili escluso l\'uso commerciale: licenza CC-BY-NC 4.0)

 

Foto rilasciate dalla SAT di Storo con licenza CC-BY-SA 4.0 (foto utilizzabili a queste condizioni)

27.1 km, n/a

 

La prima tappa parte da Storo in località alle Piane e arriva al passo di Tremalzo e al vicino rifugio Garda dove è previsto il pernottamento. Il percorso attraversa la località di Nar, la località Spessa, raggiunge l’Alpo di Storo e Bondone, per arrivare al passo Caplone, alla malga Tombea, bocca Lorina, cima Fratone, prati di Lavino e infine al rifugio Garda.
Il Percorso è molto lungo, è possibile quindi spezzarlo in due pernottando al bivacco malga Alpo di Storo. Alla annessa malga Alpo di Storo è possibile mangiare (nel periodo di alpeggio, da giugno a settembre, la malga produce formaggi e offre alcuni altri prodotti per una “merenda” di malga).


Tempo di percorrenza: ore 10 (ore 8 partendo dal bivacco Alpo)
Tempo di percorrenza in verso contrario: ore 8
Lunghezza: 27 km
Dislivello in salita: 2000 m
Dislivello in discesa: 700 m
Punti d’appoggio attrezzati: albergo Firi - bivacco malga Alpo di Storo (il bivacco è sempre aperto dispone di 6 posti letto ed è presente acqua potabile a 200 metri a SW lungo la strada) - rifugio Garda
Punti d’appoggio non attrezzati lungo il percorso: malga Tombea, malga Lorina
Sentieri: SAT O444 (e con un breve tratto a cima Fratone in cui è presente una scala a pioli)

 

23 km, n/a

 

Dal rifugio Garda si riparte in direzione del paese di Biacesa e del bivacco Arcioni dove è previsto il pernottamento. Questa tappa è quella che forse più risente degli influssi del mite clima del Lago di Garda. Interessante dal punto di vista storico per la presenza del cimitero militare italiano della prima guerra mondiale di passo Nota e dal punto naturalistico in quanto bocca di Casèt è uno dei valichi attraversati dalle migrazioni autunnali.


Tempo di percorrenza: 8 ore circa
Tempo di percorrenza in verso contrario: 10 ore circa
Lunghezza: 23 km
Dislivello in salita: 600 metri
Dislivello in discesa: 1400 metri
Punti d’appoggio attrezzati: rifugio Garda - bivacco Arcioni (NON è presente acqua potabile, si consiglia di riempire le borracce a Biacesa. La cucina del bivacco è aperta, ma le stanze per dormire sono chiuse. Per usufruire delle stanze si può chiamare De Giacomi Paolo 347 0918603 dell’Associazione Pro San Giovanni di Biacesa oppure il Consorzio turistico della Valle di Ledro 0464 591222)
Punti d’appoggio non attrezzati lungo il percorso: rifugio degli Alpini di passo Nota - bivacco baita B. Segala
Sentieri: rifugio Garda - passo Nota sentiero Antonioli (E)/ passo Nota - Bocca Fortini- passo Guil SAT O421 (E)/ passo Guil
- Leano-Pre SAT O421 (E)/ Pre - bivacco Arcioni SAT O417 (E), O470 (E) e O471 (EE alcuni brevi tratti esposti con cordino,
in alternativa seguire il sentiero SAT O417 e O460) e SAT O460 (E).

 

11.4 km, n/a

 

Dal bivacco Arcioni si prosegue verso il panoramico Rifugio Pernici, dove è previsto il pernottamento. In questa tappa si attraversano zone interessanti e ricche dal punto di vista della biodiversità, oltre bocca Giumella, uno dei valichi usati dagli uccelli migratori durante il viaggio verso sud, gli ampi prati in quota offrono uno splendido spettacolo di fioriture, mentre in autunno sono eccezionali le tinte godibili dal rifugio Pernici.


Lunghezza: 11,6 km
Tempo di percorrenza: 5 ore circa
Tempo di percorrenza in verso contrario: ore 4
Dislivello in salita: 1200 metri
Dislivello in discesa: 500 metri
Punti d’appoggio attrezzati: bivacco Arcioni (NON è presente acqua potabile, la cucina del bivacco è aperta, ma le stanze per dormire sono chiuse. Per usufruire delle stanze si può chiamare De Giacomi Paolo 347 0918603 dell’Associazione Pro San Giovanni di Biacesa oppure il Consorzio turistico della Valle di Ledro 0464 591222) - rifugio Pernici
Punti d’appoggio non attrezzati lungo il percorso: malga Giumela
Sentieri: bivacco Arcioni - passo Concolì SAT O417 (E)/ passo Concolì - rifugio Pernici SAT O413 (E)

 

18.4 km, n/a

 

Sulle cime tra rocce e ghiaioni, alla scoperta di piante tenaci e animali audaci che si sono adattati alla vita verticale.
Prestate attenzione lungo il percorso, diversi fossili di un passato marino sono incastonati negli strati rocciosi. Il percorso  dal rifugio Pernici prosegue in direzione del dosso della Torta, quindi cima Cadria (punto più alto dell’intero percorso) e malga Cadria questo tratto è il più impegnativo di tutto il trekking, presenta dei passaggi difficili ed è da affrontare con cautela. Da malga Cadria, si prosegue per la località Pozza e infine per bivacco Campel, dove è previsto il pernottamento.
Sul tratto di sentiero dal rifugio Pernici al monte Cadria passa anche il Sentiero della Pace. Su tutto il percorso non c’è possibilità di rifornimento di acqua, c’è una fontana con acqua al bivacco Campel.


Lunghezza: 18,7 km
Tempo di percorrenza: 8 ore circa
Tempo di percorrenza in verso contrario: ore 8
Dislivello in salita: 1300 m;
Dislivello in discesa: 1200 m
Punti d’appoggio attrezzati: rifugio Pernici - malga Casinotto - bivacco Campel (il bivacco dispone di 6 posti letto)
Punti d’appoggio non attrezzati lungo il percorso: malga Cadria
Sentieri: rifugio Pernici - dosso della Torta SAT O420 (E)/ Dosso Torta - cima Cadria SAT O455 (EE)/ cima Cadria - malga Cadria SAT O423 - (EE)/ malga Cadria - Pozza SAT O448 (E)/ Pozza - bivacco Campel SAT O450 (E)

 

21.1 km, n/a

 

Dal bivacco Campel si prosegue in direzione Storo per l’ultima tappa del percorso: una comoda camminata fra sentieri e ampie mulattiere, boschi di faggio e pascoli, lunga ma non troppo impegnativa. Attraversando interessanti località come bocca di Giumella, malga Cap e passo Giovo, bocca di Visì e bocca di Paivel, si transita nelle vicinanze del bivacco malga Monsur (verificare se risulta aperto in quanto sono in corso lavori di ristrutturazione), da cui si inizia una lunga discesa fino ad arrivare all’abitato di Storo che ci riporta al punto di partenza dove abbiamo imboccato il sentiero 444 in località alle Piane.


Lunghezza: 21,5 km
Tempo di percorrenza: 8 ore circa
Tempo di percorrenza in verso contrario: ore 10
Dislivello: in salita 500 metri; in discesa 1800 metri
Punti d’appoggio attrezzati: bivacco Campel - bivacco Monsur - albergo Firi
Punti d’appoggio non attrezzati lungo il percorso: malga Cap
Sentieri: bivacco Campel- passo Rango SAT O450 (E)/ passo Rango - monte Stigolo SAT O458 (E)/ monte Stigolo -
bivacco Monsur / bivacco Monsur-Terramonte / Terramonte - Storo SAT O467 (E)

 

 

Tracciati gpx per GPS rilasciati con Licenza ODbL (Open Data Commons Open Database License) - Dati ©: OpenStreetMap contributors - ti invitiamo a collaborare al progetto www.openstreetmap.org
Sei libero di copiare, distribuire, trasmettere e adattare i dati, finché lo attribuisci a OpenStreetMap e ai suoi contributori. Se alteri o ti basi sui dati, puoi distribuire il risultato solo sotto la stessa licenza. Altre informazioni sull\'utilizzo di OpenStreetMap in montagna.

Altimetria: SRTM1 - NASA Shuttle Radar Topography Mission (licenza: pubblico dominio) calcolata con GPS Visualizer.

 

 

 Sito ufficiale della rete delle riserve

In occasione del Trento FilmFestival, la Rete di Riserve Alpi Ledrensi è lieta di invitarvi alla serata/aperitivo in compagnia di Francesco Vidotto per la presentazione di «ALPIEDI Writers Edition», il trekking letterario dell'estate 2018, attraverso le Alpi Ledrensi:

 
«SENTIERI DI PAROLE. QUANDO IL TREKKING DIVENTA RACCONTO»
 
Venerdì 4 maggio - ore 19.00 ALPIEDI WRITERS EDITION
presso Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (Via Calepina, 1, 38122 Trento TN)
 
Cammini a lunga percorrenza, trekking e pellegrinaggi: una missione personale, una sfida, un'opportunità per scoprire dimensioni dimenticate dentro e fuori da noi. Un modo per avvicinarsi alla natura prestando orecchio, occhio e naso ai mille messaggi di luci, ombre, forme, colori e profumi. Un codice speciale che ci riconnette con l'ambiente che ci ospita. Esperienze che alcuni sanno trasformare in parole che emozionano e fanno viaggiare. Come Francesco Vidotto che attraverso le sue "parole di montagna" introduce l'evento estivo «Alpiedi Writers Edition», un cammino in sei tappe attraverso le Alpi Ledrensi, in compagnia di sei diversi scrittori per parlare di emozioni, di paure e di amore per la montagna.
 
Per maggiori informazioni sul percorso e sul progetto «ALPIEDI»: http://www.reteriservealpiledrensi.tn.it/iti_dettaglio.php?id_iti=4302

 

Volantini:

VolantinoAlpiedi2

VolantinoAlpiedi1

 


 

Trekking letterario in sei tappe attraverso le Alpi Ledrensi.

Dal 29 luglio al 3 agosto, sei giorni in compagnia di nomi di spicco della narrativa italiana per scoprire, a passo lento, il tempo del viaggio, i codici della natura, il passato, il presente e il futuro della montagna e molto altro.

Fascino, paura, orientamento, smarrimento, percezione, elevazione. Sono molti i temi legati ai trekking, ai pellegrinaggi, ai percorsi che, passo dopo passo, ci rallentano alla velocità del viaggio, ci riportano a contatto con la natura e a noi stessi. Per questo da sempre, i cammini a lunga percorrenza, ispirano le parole di scrittori e poeti.

Quest’anno la Rete di riserve Alpi Ledrensi e alcune sezioni SAT in collaborazione con ITAS, Premio del Libro di Montagna, e Trento Film Festival proprio alla scrittura, alla montagna e al lungo cammino dedicano l’evento “Alpiedi - Writers Edition”. Sei tappe in compagnia di sei diversi scrittori per scoprire insieme la dimensione del viaggio lento e per tradurre in parole l’esperienza di un “pellegrinaggio” attraverso le montagne.

Da domenica 29 luglio a venerdì 3 agosto, un’immersione nella natura varia e selvaggia delle Alpi Ledrensi in compagnia di sei diversi scrittori del panorama nazionale che, insieme agli accompagnatori di territorio, ci racconteranno le tradizioni e il futuro della montagna attraversando il paesaggio di frastagliate creste, i panorami mozzafiato, le alte cime e le dense faggete di queste bellissime montagne.

Al termine di ogni giornata di cammino, nel clima informale di un aperitivo, discuteremo insieme a scrittori ed esperti di temi come l’anima antica della montagna tra tradizioni e paesaggio, la geografia e il linguaggio della natura, i giovani e il futuro della montagna, la paura ancestrale del bosco, i cambiamenti climatici…

E dopo cena, alla luce delle stelle, le letture scelte tratte dalle opere degli scrittori, guideranno la nostra immaginazione.

L’evento si concluderà a Molina di Ledro, presso il Museo delle Palafitte dove venerdì 3 agosto, in occasione del termine del trekking, lo spettacolo “Non ci sono più le quattro stagioni” con Luca Mercalli e la Banda Osiris chiuderà l’evento.

Gli aperitivi e le serate fra una tappa e l’altra del trekking e la serata conclusiva saranno liberamente aperti al pubblico e gratuiti, invece il trekking prevede un numero chiuso.

Per saperne di più: in occasione del Trento Film Festival, venerdì 4 maggio alle ore 19, presso la sala Caritro di Via Calepina, Francesco Vidotto, protagonista della prima tappa del trekking, in compagnia di Luca Carpanè e dei rappresentanti della Rete di riserve Alpi Ledrensi, presenteranno l’evento estivo, dando il “via” ufficiale alle iscrizioni.

alpiedi.png

 

Il sentiero SAT O467 è stato realizzato nel 2016 in occasione dell'inaugurazione del sentiero ALPIEDI Ledro Alps Trek.

 

10.5 km, n/a

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5 km, 17:42:23

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Scheda tecnica:

Gruppo Montuoso Adamello - Re di Castello-Bruffione
Competenza Cai Sat Storo
Comuni Storo
Difficoltà E

Punti di interesse:

Località Quota Lunghezza Ora Ora
Malga Vacil (b. 259) 1805 0 0.00 1.10
Malga Serodine 1708 2510 1.00 0.40
Passo delle Cornelle (b. 259) 2018 2030 1.00 0.00
    4540 2.00 1.50

Vacil 26423314
malga Vacil (foto di Alex Marini)

Per raggiungere il punto di partenza di questo sentiero, bisogna percorrere il sentiero 259 (o in macchina fino a malga Vacil (bivacco sempre aperto); da qui, seguiamo verso nord il segnavia per malga Serodine ore 1.
Alcuni paletti bianco-rossi ci invitano a scendere nella valletta, dove una fontana e i ruderi della vecchia malga colpiscono la nostra vista.


Il sentiero continua verso una zona ricca d'acqua, che scende nella val Dormiura.
Salendo verso destra ci alziamo leggermente di quota nel pascolo invaso dagli abeti, i segnavia bianco rossi sono sugli alberi, tra mirtilli e rododendri.

 

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Altri sentieri non gestiti dalla sezione SAT ma presenti nel territorio di Storo

- sentiero monsignor Giovanni Antonioli realizzato dall'Opera Bresciana delle Chiesette Alpine. MAPPA , altra mappa  , info al link esterno

- dal bivacco malga Vacil al bivacco passo Bruffione: articolo di Grassi Michele e Mezzi Guido

- Sentiero Rete delle Riserve Alpi Ledrensi

11.5 km, n/a


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Scheda tecnica:

Gruppo Montuoso Adamello - Re di Castello-Bruffione
Competenza Cai Sat Storo
Comuni Storo
Difficoltà E

Punti di interesse:

Località Quota Lunghezza Ora Ora
loc. Faserno 1450 0 0.00 0.45
Crava Cor 1768 2530 1.00 0.10
Malga Vacil (b. 259B) 1805 710 0.15 1.00
Passo di Val Marza 2110 3520 1.15 0.35
Passo delle Cornelle (b. 259B) 2018 2010 0.30 0.20
Dosso Trabacu 2150 820 0.30 0.40
Passo Brealone 2109 2010 0.40 0.00
    11600 4.10 3.30

Dall'abitato di Storo, seguendo per Tione, poco prima di immettersi sulla sulla strata statale 237, si presenta un sottopassaggio con l'indicazione "Faserno". Seguiamo la strada completamente asfaltata e dopo un interminabile numero di tornanti arriviamo a Faserno.
Al primo bivio, teniamo la destra e dopo pochi metri, sul muro sotto la chiesetta troviamo la segnaletica del sentiero 259 malga Vacil e passo Brealone. Parcheggiata la macchina a Faserno, è ora di calzare gli scarponi.

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27.1 km, n/a

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Scheda tecnica:

Gruppo Montuoso Ledrensi - Tombea-Tremalzo-Carone
Competenza Cai Sat Storo
Comuni Storo, Bondone, Ledro
Difficoltà EE

Punti di interesse:

Località Quota Lunghezza Ore Ore
Storo - ponte della scaletta 388 0 0.00 0.30
Capitello di San Sebastiano 620 1230 0.40 0.30
Nar 850 1330 0.40 0.50
pr. Fienili di Spessa (b. 443) 1350 1870 1.15 0.10
Fienili di Spessa 1383 410 0.10 0.45
pr. Malga Alpo di Storo 1530 2810 0.50 0.25
pr. Malga Alpo di Bondone 1472 510 0.15 0.40
Passo di Cablone 1755 2520 0.50 0.25
Malga Tombea 1827 1910 0.30 0.30
Bocca di Campei 1822 810 0.30 1.20
Bocca di Lorina 1431 3330 1.00 0.05
Passo Valesina 1450 310 0.05 1.00
Cima del Fratone 1759 1440 1.20 0.30
Colle di Selvareonda 1693 810 0.25 0.15
Pra di Lavino - bivio strada 1780 810 0.20 0.10
pr. Monte Lavino 1800 510 0.10 0.20
Passo del Dil 1723 1010 0.15 0.30
Passo di Tremalzo 1665 1010 0.25 0.00
    22630 9.40 8.50

Guarda il filmato su YouTube

La nostra avventura inizia a Storo in località "alle Piane". Si parte seguendo la ciclabile in direzione sud del lago d’Idro e dopo circa 1,5 km, attraversiamo il torrente Palvico su un ponte in ferro e cominciamo la nostra prima salita. Il sentiero si inerpica nel bosco, tornante dopo tornante.
Superate un paio di curve possiamo riprendere fiato godendoci il primo aperto panorama che la nostra escursione ci regala: lo sguardo spazia sulla bella valle del Chiese e il lago d’Idro. Poco distante incontriamo un capitello su cui sono raffigurati i santi Sebastiano e Rocco e, sulla sinistra, una strada tagliafuoco che NON imbocchiamo, proseguendo invece dritti seguendo, sulla destra, la sommità della strapiombante Corna del Vescof (dove è stata allestita da parte della nostra Sezione SAT una palestra di roccia.).

 

capitello Nar 2

Continuiamo fino a incontrare una strada sterrata che seguiamo, senza perdere di vista i segnavia biancorossi, fino alla piana di Nar (950 m): una vasta estensione di prati in cui fanno bella mostra di sè antichi fienili oggi elegantemente trasformati in abitazioni estive. Superati i prati di Nar e ripreso il sentiero, saliamo lungo la valle del Toàc.

Il sentiero si interseca più volte con la strada forestale fino ad incontrare il sentiero SAT 443 (1300 m) proveniente dalla val d’Ampola, per poi continuare con pendenze più morbide fino alla località Spessa, un ambiente suggestivo dove  un intreccio di tradizionali muretti in sasso crea un’atmosfera particolare (1380 m). Da qui, seguendo per circa 45 minuti una comoda e ampia strada forestale arriviamo in località Alpo (1500 m) dove è presente presso malga Alpo di Storo un bivacco sempre aperto.

Poco sotto l’ex rifugio Alpo (ora chiuso), il percorso devia a sinistra, lasciando la strada asfaltata che scende fino al caratteristico abitato di Bondone. Procediamo in piano fra abeti e grandi faggi lungo una vecchia strada militare. Dopo questo tratto quasi pianeggiante e asfaltato saliamo gradatamente con ampie anse in mezzo a una macchia di fitti pini mughi, seguendo il percorso in parte scavato nella roccia, fino a raggiungere il passo Cablone  (1755 m), punto di collegamento con la val di Vestino. Proseguiamo verso est passando sotto la cima Tombea (1949 m); Non c'è un sentiero SAT che porta alla cima Tombea, ma dalla malga si sale a zig-zag lungo la costa della montagna e in circa 15 minuti si raggiunge la cima Sulla vetta il panorama si apre in tutto il suo splendore, e la giornata è buona, dicono, si riescono a vedere addirittura i primi contrafforti degli Appennini. Nella zona è possibile osservare rare speci floreali come la Saxifraga tombeanensis.

Ritornati sul sentiero originario si prosegue fino a raggiungere Bocca di Campel (1822 m).  Sul percorso di una ex strada militare si scende dalla cima e qui numerose gallerie, trincee e postazioni ricordano che queste montagne, oggi così quiete, sono state teatro di vicende drammatiche della prima guerra mondiale. In circa 15 minuti dalla malga, si raggiunge la cima del monte Caplone o cima delle Guardie (1976 m).

Il tracciato a tratti è completamente scavato nella roccia, a tratti in galleria, a tratti scompare perché franato, ma sempre evidenziato dai segnavia. Scendiamo fino alla bocca di Lorina (1433 m) dove lasciamo a destra la strada forestale che proviene dalla malga omonima, proseguendo dritti e risalendo la ripida cresta.

Finita la vegetazione, il sentiero si inerpica su tratti erbosi e spunzoni di roccia calcarea per circa un’ora fino a raggiungere la cima del Fratone (1795 m); dopo aver superato un breve tratto roccioso attrezzato con scala a pioli di ferro. Scendiamo in direzione nord est, passando sotto il dosso della Fame fino a raggiungere la strada forestale che porta a malga Lavino. Proseguiamo dritti, lasciando la malga sotto di noi, seguendo la strada sterrata che inizialmente è in lieve ascesa ma poi completamente pianeggiante, e che ci porta alla grande distesa di prati di Tremalzo (1685 m), punto di arrivo del nostro percorso.

L'intero percorso del sentiero 444 è l'itinerario della  prima tappa del percorso ALPIEDI Ledro Alps Trek - Trekking Rete di riserve Alpi Ledrensi.

Il percorso è adatto a tutti gli escursionisti ben allenati, tenendo presente che i tempi di percorrenza per l'intero tracciato.

 2009-05-20-Valle-dei-Concei-027.jpg-Saxifraga tombeanensis - ricci

Saxifraga tombeanensis: foto fornita gentilmente da www.sentieridimontagna.it

 

3.4 km, n/a

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Scheda tecnica:

Gruppo Montuoso Ledrensi - Tombea-Tremalzo-Carone
Competenza Cai Sat Storo
Comuni Storo
Difficoltà E

Punti di interesse:

Località Quota Lunghezza Ore Ore
Ponte Regà - SS 240 km 46.5 600 0 0.00 0.45
Fastaggio di Sotto 1020 2240 1.10 0.15
Fastaggio di Sopra 1123 810 0.20 0.20
Fienili di Spessa 1350 840 0.30 0.00
    3890 2.00 1.20

Sulla statale 240 della valle di Ledro al km 46,5 nei pressi del forte d'Ampola troviamo un ponticello in legno sul torrente Palvico (600 m).

Lo attraversiamo e subito parte il sentiero n. 443 che sale lungo la valle della Regà; si sale con discreta pendenza fino a lambire i prati di Fastaggio di Sotto (1020 m); si sale ancora tra fitto bosco ceduo ed un alto strato di fogliame fino aí prati dí Fastaggio di Sopra (1100 m), dove il prato e i fienili ristrutturati rivelano una certa presenza umana nell'arco deí dodici mesi, presenza facilitata dal fatto che una nuova strada forestale raggiunge la località privandola in parte della sua caratterística selvaggia.
Tale strada non è altro che il proseguimento della forestale che porta in località Spessa, di conseguenza scende dall'alto, tagliando in più punti il sentíero n. 443 che prosegue fino a raggiungere il n. 444 (1300 m); a questo punto vi sono due possibilítà: o si scende verso Nar, e quindi poi verso il fondovalle, oppure si continua a salire con il sentiero n. 444 che porta prima a Spessa ed in conclusìone sui prati di Tremalzo.

Ulteriori informazioni sul sito Visitchiese.it

Openstreetmap: cos'è

OpenStreetMap è un progetto di contenuti liberi e GRATUITI che crea e mette a disposizione cartine georeferenziate come per esempio mappe stradali, sentieri a chiunque voglia contribuire ad integrarle e/o utilizzarle. Nella nostra zona si stanno iniziando le prime rilevazioni. Tutti possono contribuire, basta un navigatore GPS o un cellulare compatibile con un'antenna GPS.

I dati di OpenStreetMap possono essere usati liberamente secondo i termini della licenza Open Data Commons Open Database License (ODbL).

Altre informazioni utili al seguenti indirizzo: corso GPS "dal Gps alla montagna"

 

 

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