Seconda lettera del Presidente SAT

Carissimi amici Presidenti e Soci,

continua la nostra campagna di raccolta fondi a favore delle popolazioni del Nepal, perché, nonostante gli organi d’informazione si siano già praticamente dimenticati di questa tragedia e non se ne senta quasi più parlare, la situazione nel Paese resta drammatica e c’è davvero bisogno dell’aiuto di tutti, come ci confermano quei trentini, alpinisti e non, che stanno lavorando direttamente sul posto.

Sul conto da noi predisposto appositamente per questo intervento solidale abbiamo raccolto finora circa 28.000 Euro: una bella cifra, ma possiamo e dobbiamo fare molto di più. Ringraziamo quelle Sezioni che si sono già attivate, raccogliendo importi anche molto importanti, e invitiamo tutte quelle che non lo hanno ancora fatto ad attivarsi, perché la solidarietà è parte integrante della nostra anima trentina e perché l’aiuto verso le popolazioni di montagna, in particolare quando, come in questo caso, sono poverissime, è un punto fondamentale dello statuto della SAT.

Dato che per molti soci può essere complicato fare un versamento direttamente sul conto corrente specifico, soprattutto quando si tratta di piccoli importi, sollecitiamo le Sezioni a predisporre magari un sistema di raccolta “sezionale”, che faciliti tutti quelli che vogliono partecipare limitatamente alle singole possibilità.

Come abbiamo promesso, daremo conto in modo preciso e puntuale dell’utilizzo dei fondi raccolti. Per ora abbiamo destinato 10.000 Euro a favore dell’associazione “Senza frontiere”, che fa capo all’alpinista Fausto De Stefani e che nel centro scolastico da essa realizzato a pochi chilometri da Katmandu sta già distribuendo circa 10.000 pasti al giorno, oltre ad aver predisposto delle tendopoli per un primo ricovero dei senza tetto. In questo momento si parla di emergenza e le necessità sono quelle del cibo, dell’acqua e di un riparo. Quando le cose si saranno almeno in parte normalizzate, sulla base della somma ancora a disposizione si potrà parlare di qualche progetto concreto di ricostruzione.

Sono sicuro che darete ancora una volta prova di sensibilità e generosità.

 

 

Prima lettera del Presidente SAT

In questi ultimi giorni siamo rimasti tutti attoniti davanti alle notizie che ci arrivavano dal Nepal, notizie di un disastro immane, impensato, che ci ha coinvolti direttamente anche come comunità trentina portandosi via tre amici, Oscar Piazza, Renzo Benedetti e Marco Pojer.

Il Nepal è il luogo che forse più di qualsiasi altro rappresenta la Montagna con la “m” maiuscola. È probabilmente il sogno di tutti gli alpinisti. Le immagini delle sue cime e i racconti di chi le ha conquistate sono nel cuore di tutti noi satini. Ma aldilà di questo turismo “alpinistico”, i cui numeri sono ovviamente limitati, il Nepal è un paese poverissimo, dove nei tanti piccoli paesi abbarbicati sulle montagne si vive stentatamente, non esiste assistenza medica e per andare a scuola spesso i bambini sono costretti a lunghi percorsi a piedi. Lo sanno bene i nostri alpinisti, molti dei quali hanno avviato personalmente dei piccoli progetti di aiuto a queste popolazioni.

Ora, chi già aveva così poco ha praticamente perso tutto. Il dramma delle grandi città più colpite dal sisma, come Kathmandu e Pokhara, pur enorme, è forse minore di quello che stanno vivendo centinaia di piccoli e piccolissimi centri in mezzo alle montagne che sono ancora irraggiungibili, dove in molti casi le povere abitazioni sono praticamente tutte crollate e la gente è rimasta senza riparo e senza il necessario per sopravvivere. Portare aiuti in questo momento risulta estremamente difficile, anche perché l'unico aeroporto di Kathmandu è al collasso. Pertanto in questo momento non serve raccogliere né beni di prima necessità, né medicine; l'unico aiuto possibile è quello in denaro. La Provincia di Trento ha chiamato a raccolta tutte le Associazioni che già operano con progetti di solidarietà in Nepal per vedere cosa sia possibile fare nell'immediato attraverso i loro contatti in quel paese.

Anche la SAT ha risposto a questa chiamata. Del resto, chi più di noi satini - che abbiamo la montagna nel cuore e il sostegno alle popolazioni di montagna come uno degli scopi fondamentali espressi nel primo articolo del nostro statuto - può sentirsi vicino a quelle popolazioni e chi più di noi ha una rete tanto forte e diffusa sul territorio.

Pertanto il neoeletto Consiglio centrale, nella sua prima seduta del 29 aprile 2015,

ha deciso

­       di aprire un conto corrente direttamente finalizzato agli aiuti per il Nepal,

­       di versare su tale conto come contributo iniziale della sede centrale la cifra di 10.000 €,

­       di promuovere una raccolta fondi fra le nostre Sezioni e i nostri Soci, sicuri che, come sempre, risponderanno prontamente e generosamente alla chiamata,

­       di informare tempestivamente le sezioni, entro la settimana prossima, circa la destinazione dei  fondi raccolti per questa prima fase di emergenza.

Il Consiglio centrale garantirà, come ha sempre fatto in occasioni analoghe, che i fondi raccolti verranno utilizzati solo ed esclusivamente per la popolazione nepalese. 

Conto corrente intestato a: “SAT Società degli alpinisti Tridentini – Terremoto Nepal”

IBAN: IT 37 X 03599 01800 000000136853

Excelsior!

Claudio Bassetti

Presidente SAT

 

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